Il rapporto tra gioco d’azzardo e legislatore è sempre stato controverso. Se da una parte è dovere di uno Stato contrastare forme di dipendenza dal gioco e prevenire comportamenti che possano ledere gli interessi economici dei giocatori, soprattutto se minori o con una minorata capacità di autocontrollo, dall’altra si deve prendere atto che è diritto di ogni persona trascorrere il tempo e spendere il denaro a proprio piacimento. E poi, diciamola tutta, essendo il gioco un’attività posta sotto il controllo unico del governo che ne ha il monopolio, le entrate nelle casse dello Stato provenienti dalle scommesse sono estremamente cospicue.